BIO
Nato a Polignano a Mare nel 1986, inizia a dipingere graffiti intorno al 2000. Nel 2005 si trasferisce a Milano dove si diploma come graphic designer e art director alla Nuova Accademia di Belle Arti.
Parallelamente, inizia la sua ricerca artistica personale e la sua carriera professionale.
Attualmente lavora come artista indipendente e tatuatore a Berlino.
Il suo lavoro è costituito da un mondo basato sulla linea, in cui paesaggi e creature oniriche ipnotizzano lo spettatore in questo movimento fluido e vibrante.
Ispirato dalle creazioni naturali, dal mare all’anatomia, Awer si approccia come un magma fluido in continuo movimento che avanza e si propaga caoticamente, prendendo forma nel flusso di idee che incontra e che il suo movimento genera in una sorta di danza.
Uno scenario estetico ipnotico che si serve degli “stilemi” dell’Op Art, della Arte psichedelica e della computer graphic per realizzare surrealistici paracosmi visivi. L’immaginario di Awer è dominato da flussi irregolari di linee parallele che, come mosse da onde di un ritmo sonoro, si diffondono luminose come scie energetiche.
Nelle opere astratte come in quelle figurative, come pure nell’alternanza di questi due campi di pertinenza estetica nella medesima opera, l’impatto grafico che emerge dalle composizioni risulta un’armoniosa summa summarum multi-prospettica.
Awer pare possedere una eco scandaglio che gli permette di scannerizzare e visualizzare, attraverso gli ultrasuoni emessi dai suoi pensieri, zone sensibili, tracce magnetiche che, evidenziate dalle sue linee, confluiscono in rappresentazioni olistiche delle realtà sovrasensibili.
Produzioni artistiche che indagano i confini della percezione.